Gli
impianti fissi ed i gruppi semi-fissi di frantumazione
e selezione vengono ideati e sviluppati in conformità
alle vigenti norme antinfodunistiche nazionali
e comunitarie per soddisfare le più svariate
esigenze del settore estrattivo, ed in particolare
per il riciclaggio dei materiali provenienti.
da demolizioni quali detriti edili, laterizi,
calcestruzzi, asfalti, loppe di altoforno e traversine
ferroviarie in cemento, consentendo di offenere
dei misti frantumati idonei a sottofondi stradali
e riempimenti di aree industnali.
La tecnologia di un impianto efficiente e che
segua i dettati della normativa deve comunque
essere in grado di suddividere il materiale in
ingresso fondamentalmente in tre flussi: il materiale
lapideo nuovamente utilizzabile, la frazione metallica
e la frazione leggera (carta, plastica, legno,
impurità varie, ecc.) se eventualmente
presente.
A tale scopo, si prevede una fase preliminare
di separazione, in seguito, salvo ulteriori pre-trattamenti,
si passa alla riduzione granulometrica, alla separazione
dei metalli, alla classificazione granulometrica,
ed infine alla rimozione delle impurità
leggera. I gruppi possono essere equipaggiati
con mulini ad urto o frantoi a mascelle, alimentatori
a canali vibranti indipendenti comandati automaticamente
dalla macchina di frantumazione.
Ricerche specifiche hanno consentito di ottenere
un abbattimento ottimale delle polveri, tramite
delle capottature con una saturazione interna
di acqua atomizzata, oppure nei casi in cui si
renda necessario, è possibile l'installazione
di sistemi di aspirazione con relativi filtri.
Le singole macchine costituenti l'intero sistema
sono studiate e realizzate in modo da agevolare
sia le manutenzioni ordinarie che quelle straordinarie,
riducendo al minimo i costi di gestione e rendere
gli impianti stessi altamente competitivi e longevi
nel tempo.
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