Sono particolarmente indicate per effettuare la separazione ed il recupero, con un energico lavaggio finale per eliminare a fondo le impurità argillose, dei materiali fini che si trovano nelle acque residue provenienti delle operazioni di lavaggio e vagliatura ad umido, dove il materiale trattato viene sottoposto a violenti getti d’acqua mentre percorre i piani vaglianti.
Le scolatrici lavatrici sono composte essenzialmente, da una vasca compartimentata mediante paratie metalliche in vasche elementari contigue, comunicanti tra loro a mezzo di sfioratori a stramazzo, nella quale, per mezzo di un gruppo di trasmissione, ruota a bassa velocità uno speciale albero recante le tazze drenanti e la coclea.
TELAIO DI SOSTEGNO: realizzato in robusta carpenteria elettrosaldata, sul quale sono fissati i vari componenti
GRUPPO DI  TRASMISSIONE: posto assialmente sull’albero è composto da un motore elettrico, ed un riduttore epicicloidale corredato di giunto elastico
VASCA: realizzata in lamiera elettrosaldata compartimentata mediante paratie metalliche in vasche elementari contigue, comunicanti tra loro a mezzo di sfioratori a stramazzo, in modo da formare  un bacino di calma, con sfioratori di scarico dell'acqua fangosa, una o due vasche consecutive di lavaggio a turbolenza ed un'ultima vasca di risciacquo a turbolenza che reca gli ugelli per la introduzione di acqua pulita.
ALBERO: realizzato in robusta carpenteria elettrosaldata, reca la coclea  per il  recupero dei finissimi, le ruote di lavaggio con tazze a scarico assiale (una o due ruote, a seconda del grado di fangosità del materiale), che effettuano il trasferimento del materiale da una vasca alla successiva, la ruota di risciacquo a scarico radiale, che effettua lo sgocciolamento e lo scarico del materiale pulito; le tazze costruite in lamiera elettrosaldata, con fori oblunghi, sono bordate con piatto di acciaio di forte spessore e fissate mediante bulloni al fine di consentire una facile sostituzione.
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO: il materiale sporco, unitamente all'acqua fangosa di lavaggio,
entra nella vasca a turbolenza adiacente al bacino di calma, dove le frazioni solide, cadute nel fondo della vasca, vengono raccolte dalla prima ruota a scarico assiale, parzialmente scolate e trasferite nella vasca successiva, in cui opera (qualora vi sia) la seconda ruota a scarico assiale, dopo un intenso rimescolamento in regime di turbolenza vengono ancora riprese e trasferite per il risciacquo nell'ultima vasca, dove viene immessa acqua pulita. Qui opera la ruota equipaggiata con tazze a scarico radiale, che preleva il materiale e dopo averlo drenato lo scarica all'esterno perfettamente pulito.

L'acqua pulita immessa nell'ultima vasca tracima, in controcorrente con il materiale solido, nelle vasche precedenti per unirsi nella prima vasca a turbolenza con tutte le acque introdotte qui nella lavatrice, unitamente al materiale da trattare. Da tale vasca tutte le acque passano nel bacino di calma, dove ruota lentamente la coclea a quattro principi. In tale bacino di calma le sabbie fini e finissime ricadono nel fondo della vasca e dolcemente vengono spinte dalla coclea verso la prima ruota a tazze assiali. Solo i limi e le frazioni estremamente fini, dannose ai calcestruzzi, non sedimentano e vengono scartati unitamente alle acque, che tracimano da un labbro di sfioro sistemato in testa al bacino di calma.

LA OMIG PROGETTA E REALIZZA LAVATRICI SCOLATRICI IN FUNZIONE ALLE SPECIFICHE ESIGENZE DEL CLIENTE.